TECNICA DI RIPRESA
Un'immagine low key (chiave bassa, l'opposto dell'high key) presenta una predominanza di aree scure in forte contrasto con pochi ed essenziali particolari illuminati.
In questo tipo di ripresa si può sostenere proprio che si "disegna con la luce", in pratica quello che facevano i pittori fiamminghi nei loro notturni, cui si rifece anche Caravaggio specie nelle sue opere mature. Per ottenere un effetto qualitativamente soddisfacente, è bene intervenire con particolari accorgimenti già in fase di ripresa. Al momento dello scatto, infatti, Giulia ha sottoesposto un po' il valore suggerito dall'esposimetro, perché - in quel caso - la luce del sole era particolarmente intensa e diffusa: sebbene per la realizzazione di un buon low key l'accademia imponga di scegliere situazioni opposte, dunque contrasti di partenza elevati, si possano infrangere le regole e ottenere l'effetto ex novo tramite software di fotoritocco. Così l'autrice ha sfruttato la forte luce del giorno per conferire vigore e incisione ai dettagli, salvo poi intervenire con gli strumenti di Adobe Photoshop per accentuare le ombre e mettere in risalto le luci: convertito il file in bianconero, Giulia ha utilizzato gli strumenti Pennello (nero e bianco, rispettivamente in modalità Luce soffusa e Sovrapponi), Scherma per schiarire le luci e Brucia per marcare le ombre.
In questo tipo di ripresa si può sostenere proprio che si "disegna con la luce", in pratica quello che facevano i pittori fiamminghi nei loro notturni, cui si rifece anche Caravaggio specie nelle sue opere mature. Per ottenere un effetto qualitativamente soddisfacente, è bene intervenire con particolari accorgimenti già in fase di ripresa. Al momento dello scatto, infatti, Giulia ha sottoesposto un po' il valore suggerito dall'esposimetro, perché - in quel caso - la luce del sole era particolarmente intensa e diffusa: sebbene per la realizzazione di un buon low key l'accademia imponga di scegliere situazioni opposte, dunque contrasti di partenza elevati, si possano infrangere le regole e ottenere l'effetto ex novo tramite software di fotoritocco. Così l'autrice ha sfruttato la forte luce del giorno per conferire vigore e incisione ai dettagli, salvo poi intervenire con gli strumenti di Adobe Photoshop per accentuare le ombre e mettere in risalto le luci: convertito il file in bianconero, Giulia ha utilizzato gli strumenti Pennello (nero e bianco, rispettivamente in modalità Luce soffusa e Sovrapponi), Scherma per schiarire le luci e Brucia per marcare le ombre.
